Val Loga - Fotografia naturalistica

Fotografia naturalistica
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Val Loga
 
Dall’abitato di Montespluga, lungo il sentiero che conduce al bivacco Cecchini si attraversano detriti provenienti da affioramenti situati lungo le propaggini occidentali del monte Cardine.
Nei paragneiss presenti nel versante nord-est dello stesso si rinvengono numerose vene di quarzo nelle quali i cristalli si presentano con abito del Delfinato, talora biterminati, da lattei a ialini, anche di parecchi centimetri di lunghezza. In associazione, rutilo in aghi rosso vivo, traslucidi, lunghi fino ad 1 cm , nitidamente terminati ed impiantati tra i quarzi ialini, pirite ed ematite.
Sempre dallo stesso versante del monte Cardine si segnalano alcune fessure negli gneiss in cui si rinviene la siderite in cristalli romboedrici o lenticolari, di colore rosso bruno, fino ad oltre 1 cm, associata a quarzo, albite ed anatasio in cristalli bipiramidali tronchi, blu, millimetrici, impiantati sulla stessa siderite o immersi nella limonite.
Nel ripiano posto a quota 2300 metri, dopo circa un’ora e mezza di cammino, è segnalata la presenza di blocchi di alcuni ortogneiss attraversati da fessure assai ricche di minerali.  I litoclasi sono tappezzati da albite, clorite pulverulenta e quarzo ialini, fino a 2 cm, a volte nei caratteristici “Faden”.  
L’anatasio, assai comune, si presenta in cristalli di abito bipiramidale tronco, millimetrici, isolati o riuniti in sciami, di colore variante dal blu scuro fino ad azzurro chiaro, anche trasparenti nei cristalli più piccoli. Piuttosto rara invece la brookite forma esili lamette, lunghe fino a 3 mm, di colore bruno chiaro. Come estrema rarità, ma di minore interesse collezionistico, è altresì da segnalare la presenza di “apatite” e monazite-(Ce).    
Nel successivo ripiano, poco a monte, negli innumerevoli blocchi di gneiss provenienti da una vistosa lente in parete sono presenti numerose fessure mineralizzate. I litoclasi, spesso ricolmi di limonite, sono tappezzati da quarzo, albite nella varietà “periclino” e siderite in cristalli lenticolari bruni di alcuni millimetri. Associato si rinviene l’anatasio in cristalli bipiramidali o bipiramidali tronchi, fino a 3-4 mm di colore giallo-bruno, il rutilo in aghi a graticcio o in ciuffi di alcuni millimetri color rame e  pirite limonitizzata in notevoli cristalli, fino a 2 cm.  
Sempre nel medesimo ripiano sono sparsi alcuni blocchi di anfiboliti solcati da fessure parallele. Sulle fessure si rinvengono nitidi aggregati di cristalli tabulari di prehnite, ricurvi, disposti a ventaglio o a rosetta, di colore verde chiaro o azzurrino, traslucidi, fino a 15 mm, talora spruzzati da squame verdi di clorite. La prehnite è associata ad epidoto in cristalli allungati di colore giallo chiaro o verde bottiglia, anche limpidi, adularla in cristalli pseudorombici appiattiti, da incolori a lattei, fino a 2 cm, diopside gialliccio, rara ilmenite ed aghetti grigio-verdi di actinolite nella varietà “bissolite”.
Nel versante opposto, dal conoide lungo le pendici meridionali del pizzo Tambò, a quota 2400 mt circa, entro vene di quarzo che tagliano gli gneiss si rinviene l’anatasio in cristalli tabulari fino a 4 mm, di colore giallo, giallo miele o arancio, traslucidi, a lucentezza adamantina, associati a scagliette di ematite, quarzo, albite e rutilo.    zo oltre, all’alta delle baite “Le Mede” a quota 2000 m in fessure di anfibolite si rinviene la ferroaxinite in cristalli appiattiti, obliqui, a spigoli taglienti, di tipica simmetria triclina, di colore da bruno violaceo a nocciola, limpidi ed a facce speculari, lunghi fino a 8 mm, isolati o riuniti in eleganti gruppetti. E’ associata con adularia in cristalli pseudorombici  incolori e vitrei, o centimetrici bianchi, clorite, actinolite nella varietà bissolite e epidoto-clinozoisite in prismetti allungati giallo-olio.
In val Schisarolo, a quota 2300 m circa, blocchi di ortogneiss contengono fessure ricoperte da adularia in cristalli pseudorombici bianchi, albite, clorite e quarzo in prismi limpidi  fino ad 3 cm o in rari “Faden” costituiti da cristalli tabulari leggermente incurvati, incolori con una striscia mediana lattea. Tra gli accessori spicca l’anatasio in nitidi cristalli di colore blu zaffiro, bruni, grigio o gialli di 1-3 mm. L’abito prevalente è bipiramidale, con facce anche ampie di pinacoide, fino a tabulare; rari i cristalli costituiti da una bipiramide molto ottusa con numerose faccette addizionali. Altri accessori sono l’ematite in laminette metalliche nere o in globuli spesso limonitizzati, il rutilo in aghetti bruni o gialli, la brookite in tavolette giallo-bruno chiaro. Molto interessante la sinchisite-(Ce) in microcristalli prismatico esagonali appiattiti di colore crema leggermente rosato, traslucidi.
A quota 2600 m ca, sulla destra idrografica della val Schisarolo, poco prima della bocchetta che conduce in val d’Oro, sono presenti in blocchi di ortogneiss rarissime fessure con clorite a rosetta e apatite in cristalli di 1-3 mm tabulari e limpidi.    

Dalla diga di Montespluga, percorrendo il senti
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